[Una pergamena di ottima fattura, accuratamente arrotolata e chiusa da
un sigillo in cera lacca recante l'effige della famiglia De La Croix è
inserita in uno scrigno di legno finemente decorato
caratterizzato dallo stesso meccanismo di protezione con l'aceto. Chi la
consegna afferma di avere avuto dei problemi a oltrepassare il lembo di
mare tra Francia e Inghilterra a causa del maltempo e delle frequenti
mareggiate.]
Ma petite chère Catherine,
un sorriso, di quelli tanto effimeri ma per questo spontanei, mi ha colto nel ricevere il tuo scritto.
Non preoccuparti, nonostante quella pestilenza abbia mietuto diverse
vittime fra gli Immortali più giovani e deboli, la Nostra Famiglia ha
resistito con tenacia qui a Parigi.
Comprendo il desiderio che ti ha torturato ma non dimenticare che parte
del sangue del nostro amato François scorre nelle tue vene e questo fa
sì che sulle tue spalle gravi un peso d'importanza non indifferente,
ovvero quello della vita immortale della Stirpe, da portare avanti
nell'eternità.
Ed è per questo che notizie migliori non potevano giungere se non quelle di un nuovo nato nella nostra Famiglia.
Sono certa lo educherai in modo ineccepibile e lo renderai forte e magnifico in questa notte infinita che per lui è cominciata.
Leggo con poca sorpresa quello che mi stai raccontando, di questo nostro
discendente sbarcato a Londinium, poiché qui nella nostra affascinante
città qualcosa di simile è accaduto, ed anche in questo caso
protagonista è stato un appartenente alla nostra Famiglia.
Come già sto facendo, interrogherò coloro me più vicini per cercare di
risolvere questo piccolo e intricato mistero anche per te. Sono
sollevata che non sia stato causa di contrasto ma capisco perfettamente
il tuo cruccio.
Ti farò avere mie notizie il più presto possibile, ma précieuse.
Porta i miei omaggi a Henry.
Indissolubilmente Tua,
Colette
lunedì, settembre 15, 2014
Blood Lust
Conoscere il suo nuovo corpo, non è per nulla semplice. In queste settimane ogni volta mi sono stupita nel guardarlo. Ogni volta mi sono sopresa nel vedere il suo torace fermo, nel sentire la sua pelle fredda, nella privazione del suono del suo cuore battente.
Ed ho avuto paura, di non conoscerlo più.
Di non desiderarlo più.
Il sapore del suo sangue. Così diverso, da quello conosciuto.
Denso, prepotente, intrecciato con il mio.
Che stupida, che sono stata.
Perchè lo desidero, lo voglio, e lo amo.
Ed ho avuto paura, di non conoscerlo più.
Di non desiderarlo più.
Il sapore del suo sangue. Così diverso, da quello conosciuto.
Denso, prepotente, intrecciato con il mio.
Che stupida, che sono stata.
Perchè lo desidero, lo voglio, e lo amo.
lunedì, settembre 08, 2014
il sapore del suo sangue
Il sapore del tuo sangue, mi chiedo quale sia, adesso. Gabriel.
C'è qualcosa che mi impedisce del ttutto di essere felice. Ancora non ho capito cosa sia. Forse quello?
Ora che bisogna ricominciare a fare i conti con un numero di vampiri tale da suscitare diatribe, io non mi posso smarrire.
La Famiglia.
La Responsabilità.
Lancaster.
De La Croix
.......Una nuova scacchiera.
C'è qualcosa che mi impedisce del ttutto di essere felice. Ancora non ho capito cosa sia. Forse quello?
Ora che bisogna ricominciare a fare i conti con un numero di vampiri tale da suscitare diatribe, io non mi posso smarrire.
La Famiglia.
La Responsabilità.
Lancaster.
De La Croix
.......Una nuova scacchiera.
martedì, settembre 02, 2014
Labyrinth
[ Una pagina scritta in modo più disordinato del normale, macchiata sia da inchiostro che da sangue, che verrà dopo qualche ora strappata dal diario stesso ]
Ti guardo.
Morto.
Accanto a me.
C'è qualcosa di tremendamente straziante nel vegliare questo corpo, questo tuo nuovo corpo.
Fa freddo. Strano, percepire il freddo quando sei un vampiro, te ne accorgerai, con il tempo. Eppure in questo momento è quello che sento. Forse, è solamente perchè mi sento sola, mi sentirò sola fino a quando non aprirai gli occhi, i tuoi nuovi occhi, per questo mondo da riscoprire. Devo vederti. Vedere te, oltre a questo involucro. Devo.
Cosa abbiano fatto?
Sì, questo pensiero mi ha attraversato la mente quando ho sentito il tuo cuore battere per l'ultima volte. Ed un dolore vivo, umano, caldo, mi ha attraversato quella che credo sia la parte più profonda della mia anima. Come una lama rovente mi ha attraversato la gola, la mente, il cuore. Per un istante è stato solo dolore.
Ora aspetto.
Aspetto che questa sensazione di vuoto sia colmata dalla tua presenza. Per questo non posso andarmene.
E' strano, il tuo corpo, senza vita.
Per tutti questi mesi il battito del tuo cuore è stata la musica della mia vita.
Lasciarlo andare è stato difficile.
E' buffo.
Non avevo immaginato nulla di questo, non così...quanto meno. Anche se tutto questo anno e più che abbiamo trascorso insieme alla fine è stato un cammino verso questo mutamento. Mi rendo conto di averti immerso in questa oscurità lentamente. Alla fine è quello che mi hai detto, all'inizio. Voglio tutto.
Ora hai tutto, tutto ciò che potevo darti. E sai bene che non parlo di un mero mutamento fisico.
Avevo pensato di portarti con me più lentamente, godere del tuo tepore, della tua vita, ancora per un poco. Assaporarti più a lungo. Un pensiero egoistico, lo ammetto. Forse così facendo non avrei saputo "lasciarti andare" ed amarti fino in fondo, fino a riuscire a privarmi di te.
Ma forse eravamo in quel labirinto da più tempo, non da ieri sera. Da settimane e mesi. E per uscirne serviva un passo più azzardato.
Un salto, forse? Visto che ai salti, noi due, siamo affezzionati.
Ti posso toccare eppure ancora non ti sento.
Ed è una attesa straziante, come rimanere sott'acqua e non poter riemergere, fissando la luce sopra di sè senza poterla raggiungere.
Se continuo ad avere paura per futuro? No, non credo.
Questo, quello che è successo, sarà sempre comunque nostro.
Per te non sarò madre, anche se sei la mia progenie. Sappilo fin d'ora, perchè fin quando cammineremo accanto, io per te voglio continuare ad essere tutto.
Ed ora resto qui, con te.
Ti aspetto.
Ti guardo.
Morto.
Accanto a me.
C'è qualcosa di tremendamente straziante nel vegliare questo corpo, questo tuo nuovo corpo.
Fa freddo. Strano, percepire il freddo quando sei un vampiro, te ne accorgerai, con il tempo. Eppure in questo momento è quello che sento. Forse, è solamente perchè mi sento sola, mi sentirò sola fino a quando non aprirai gli occhi, i tuoi nuovi occhi, per questo mondo da riscoprire. Devo vederti. Vedere te, oltre a questo involucro. Devo.
Cosa abbiano fatto?
Sì, questo pensiero mi ha attraversato la mente quando ho sentito il tuo cuore battere per l'ultima volte. Ed un dolore vivo, umano, caldo, mi ha attraversato quella che credo sia la parte più profonda della mia anima. Come una lama rovente mi ha attraversato la gola, la mente, il cuore. Per un istante è stato solo dolore.
Ora aspetto.
Aspetto che questa sensazione di vuoto sia colmata dalla tua presenza. Per questo non posso andarmene.
E' strano, il tuo corpo, senza vita.
Per tutti questi mesi il battito del tuo cuore è stata la musica della mia vita.
Lasciarlo andare è stato difficile.
E' buffo.
Non avevo immaginato nulla di questo, non così...quanto meno. Anche se tutto questo anno e più che abbiamo trascorso insieme alla fine è stato un cammino verso questo mutamento. Mi rendo conto di averti immerso in questa oscurità lentamente. Alla fine è quello che mi hai detto, all'inizio. Voglio tutto.
Ora hai tutto, tutto ciò che potevo darti. E sai bene che non parlo di un mero mutamento fisico.
Avevo pensato di portarti con me più lentamente, godere del tuo tepore, della tua vita, ancora per un poco. Assaporarti più a lungo. Un pensiero egoistico, lo ammetto. Forse così facendo non avrei saputo "lasciarti andare" ed amarti fino in fondo, fino a riuscire a privarmi di te.
Ma forse eravamo in quel labirinto da più tempo, non da ieri sera. Da settimane e mesi. E per uscirne serviva un passo più azzardato.
Un salto, forse? Visto che ai salti, noi due, siamo affezzionati.
Ti posso toccare eppure ancora non ti sento.
Ed è una attesa straziante, come rimanere sott'acqua e non poter riemergere, fissando la luce sopra di sè senza poterla raggiungere.
Se continuo ad avere paura per futuro? No, non credo.
Questo, quello che è successo, sarà sempre comunque nostro.
Per te non sarò madre, anche se sei la mia progenie. Sappilo fin d'ora, perchè fin quando cammineremo accanto, io per te voglio continuare ad essere tutto.
Ed ora resto qui, con te.
Ti aspetto.
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