La Stanza dei Desideri

La Stanza dei Desideri
Perche' io sono la prima e l'ultima, Io sono la venerata e la disprezzata, Io sono la prostituta e la santa, Io sono la sposa e la vergine, Io sono la mamma e la figlia, Io sono le braccia di mia madre, Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli. Io sono la donna sposata e la nubile, Io sono colei che da' la luce e colei che non ha mai procreato, Io sono la consolazione dei dolori del parto. Io sono la sposa e lo sposo, E fu il mio uomo che mi creo'. Io sono la madre di mio padre, Io sono la sorella di mio marito, Ed egli e' il mio figliolo respinto. Rispettatemi sempre, Poichè io sono la scandalosa e la magnifica.

lunedì, settembre 08, 2014

il sapore del suo sangue

Il sapore del tuo sangue, mi chiedo quale sia, adesso. Gabriel.

C'è qualcosa che mi impedisce del ttutto di essere felice. Ancora non ho capito cosa sia. Forse quello?

Ora che bisogna ricominciare a fare i conti con un numero di vampiri tale da suscitare diatribe, io non mi posso smarrire.
La Famiglia.
La Responsabilità.
Lancaster.
De La Croix

.......Una nuova scacchiera.





martedì, settembre 02, 2014

Labyrinth

[ Una pagina scritta in modo più disordinato del normale, macchiata sia da inchiostro che da sangue, che verrà dopo qualche ora strappata dal diario stesso ]

Ti guardo.
Morto.
Accanto a me.

C'è qualcosa di tremendamente straziante nel vegliare questo corpo, questo tuo nuovo corpo.
Fa freddo. Strano, percepire il freddo quando sei un vampiro, te ne accorgerai, con il tempo. Eppure in questo momento è quello che sento. Forse,  è solamente perchè mi sento sola, mi sentirò sola fino a quando non aprirai gli occhi, i tuoi nuovi occhi, per questo mondo da riscoprire. Devo vederti. Vedere te, oltre a questo involucro. Devo.

Cosa abbiano fatto?
Sì, questo pensiero mi ha attraversato la mente quando ho sentito il tuo cuore battere per l'ultima volte. Ed un dolore vivo, umano, caldo, mi ha attraversato quella che credo sia la parte più profonda della mia anima. Come una lama rovente mi ha attraversato la gola, la mente, il cuore. Per un istante è stato solo dolore.

Ora aspetto.
Aspetto che questa sensazione di vuoto sia colmata dalla tua presenza. Per questo non posso andarmene.

E' strano, il tuo corpo, senza vita.
Per tutti questi mesi il battito del tuo cuore è stata la musica della mia vita.
Lasciarlo andare è stato difficile.

E' buffo.
Non avevo immaginato nulla di questo, non così...quanto meno. Anche se tutto questo anno e più che abbiamo trascorso insieme alla fine è stato un cammino verso questo mutamento. Mi rendo conto di averti immerso in questa oscurità lentamente. Alla fine è quello che mi hai detto, all'inizio. Voglio tutto.
Ora hai tutto, tutto ciò che potevo darti. E sai bene che non parlo di un mero mutamento fisico.
Avevo pensato di portarti con me più lentamente, godere del tuo tepore, della tua vita, ancora per un poco. Assaporarti più a lungo. Un pensiero egoistico, lo ammetto. Forse così facendo non avrei saputo "lasciarti andare" ed amarti fino in fondo, fino a riuscire a privarmi di te.

Ma forse eravamo in quel labirinto da più tempo, non da ieri sera. Da settimane e mesi. E per uscirne serviva un passo più azzardato.

Un salto, forse? Visto che ai salti, noi due, siamo affezzionati.

Ti posso toccare eppure ancora non ti sento.
Ed è una attesa straziante, come rimanere sott'acqua e non poter riemergere, fissando la luce sopra di sè senza poterla raggiungere.

Se continuo ad avere paura per futuro? No, non credo.
Questo, quello che è successo, sarà sempre comunque nostro.
Per te non sarò madre, anche se sei la mia progenie. Sappilo fin d'ora, perchè fin quando cammineremo accanto, io per te voglio continuare ad essere tutto.

Ed ora resto qui, con te.
Ti aspetto.

domenica, agosto 03, 2014

Sul cambiamento

Il nostro percorso ci sta portando dove  non avrei mai creduto potessi mo arrivare. Forse non avrei mai nemmeno voluto arrivare.
Quando un anno fa mi sono avvicinata a Gabriel, volevo solo divertirmi.
William rappresentava il mio appiglio a Londra, al tempo in cui vive, al Teatro forse anche. William poteva vedere dentro di me anche senza conoscermi. William sapeva emozionarmi, sapeva soprendermi. Non avrei mai voluto trascinarlo nella macabra danza delle marionette a cui appartengo.
Ho desiderato William, me ne sono invaghita, l'ho assaggiato, provato, sperimentato. Conosciuto. Ed ecco che è arrivato chi realmente lui era, è arrivato Gabriel
E di Gabriel mi sono innamorta.
In modo così concreto e tangibile da sembrarmi del tutto assudo.
Tanto assurdo da farmi crescere, cambiare, evolvere.

I nostrti limiti si sono spostati, giorno dopo giorno, notte dopo notte.

Come è cambiato quello che provo per lui?
Cosa è cambiato in quello che desidero per lui?

Cosa è cambiato in quello che vogliamo entrambi? A cosa ci poterà questo percorso? Non riesco più a vederlo.  Forse inizia a vederlo lui per noi.

Come è stato fino ad ora, sposteremo il nostro limite passo per passo. Insieme.

 [ e poi è inserita una parte di una missiva vergata da una grafia maschile "La capacità e la possibilità di saper decidere per sè prima che degli altri; quest'ultima è solo una conseguenza. In fondo la vita è questa, vige la regola del più forte.
Ma non rinnego comunque quanto la consapevolezza della propria fragilità sia importante. E' questa che ci sprona a cambiare, ad inventarsi ogni giorno per poter mutare, diventare qualcosa di meglio, andare oltre i limiti di solito consentiti]


giovedì, luglio 24, 2014

Laoconte

Io sono Nyx, primordiale divinità della notte. E come tale veglierò su te, anche se lontano. Lasciarti andare è come perdere un figlio, quando figlio non sei. Ma come amico, continuerò ad amarti.

Che il tuo sangue mai offuschi il giudizio,  che mai confonda i tuoi passi.

Governa, le nostre leggi,  senza chinare le spalle.

Proteggi noi tutti da quello che realmente siamo, proteggici dal nostro sangue, proteggici dal suo sangue.


Con un nero mantello di vellutata oscurità io guarderò ogni tuo passo.

Laoconte.