La Stanza dei Desideri

La Stanza dei Desideri
Perche' io sono la prima e l'ultima, Io sono la venerata e la disprezzata, Io sono la prostituta e la santa, Io sono la sposa e la vergine, Io sono la mamma e la figlia, Io sono le braccia di mia madre, Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli. Io sono la donna sposata e la nubile, Io sono colei che da' la luce e colei che non ha mai procreato, Io sono la consolazione dei dolori del parto. Io sono la sposa e lo sposo, E fu il mio uomo che mi creo'. Io sono la madre di mio padre, Io sono la sorella di mio marito, Ed egli e' il mio figliolo respinto. Rispettatemi sempre, Poichè io sono la scandalosa e la magnifica.

giovedì, novembre 14, 2013

Sabbia che scorre

Qualcosa sta cambiando.
Lentamente.
Dentro di me.
Me ne sono accorta questa notte, per la prima volta. Non è un malessere specifico. Non è dolore. Non è neppure disinteresse verso il sangue. No. Questo ancora non è accaduto.
Ma questa notte, per la prima volta, ho desiderato dormire quando ancora la luna era alta nel cielo.
E' stata una sensazione strana. Si è insinuata lentamente nel mio corpo, anche se ero con Gabriel, anche se , in quel momento, tutto avrei fatto tranne che riposare. Invece, mi sono lasciata trascianre in questo sonno pesante e cupo. Privo di sogni.
Gabriel ha scoperto qualcosa su Zahira, piccole ricerche, qualche dettaglio.

 [ " Si dice che Zahira sia Khiduwane, ossia una creatura capace di prosciugare il sangue dal corpo di qualcuno soltanto attraverso lo sguardo. E' venerata da una tribù, a cui in cambio dà poteri. Non so se possa avere a che fare con i Nyameke o qualcuno di simile (proprio i Nyameke veneravano a loro volta una creatura che mi pare concedesse loro poteri), ma le leggende sono ugualmente africane.
Una di queste dice che la facero morire per placarne la sete, e che soltanto il sangue di una creatura a lei simile la può risvegliare." ] 


Mi ha scritto Nemesi, pare che anche i Corvi ed il Van Drauth si siano imbattuti nella medesima creatura ma uscendone indenni.

Sento che la sabbia del tempo ha ripreso a scorrere, per il mio corpo.
Bisogna fare qualcosa.
Il tempo non può riprendere a scorrere così. Non in questo modo.

Inoltre continuo a ripensare a Cheslav. Se io dovessi scomparire, cosa farebbe mai, di nuovo , al Teatro?
Ieri sera ho avuto modo di intrattenermi con il Saltimbanco. Anche a lui sono riuscita, infine, a porgere le scuse per la mia assenza.
Proprio ora, che piano e con pazienza, riesco a parlare con tutti loro mi ritrovo vittima della sorte?
Quale ingiustizia devo scontare?

Charlotte.
Un grande problema.
Charlotte che si separa da Setsuna.
Un problema drammatico.
Mi farò garante per lei agli occhi degli immortali. E' l'unico modo per mantenerla integra ed in vita, per ora.
Devo parlare con Setsuna. Capire. Perchè ora la posizione della ragazza è fragile. Molto. Troppo Fragile.
Mia amta Charlotte...
E' così chiusa nelle regole sociali e nei vincoli che è arrivata a chiedermi per quale motivo non sposo Gabriel. Sto ridendo ancora adesso al sol pensiero.
Questo genere di vincoli non è per me.
Decisamente.

Henry.
Una missiva.
Poi il silenzio.
Ma come ha detto Charlotte, lui è così. Orgoglioso ed opportunista. Egoista. Non busserà alla mia porta.Lo so, l'ho sempre saputo, l'ho sempre amato per questo.
Ma come ho detto a lei, forse, questa volta, avrei voluto essere sorpresa in modo diverso.


Ho sonno.
Ancora.
Di  nuovo.
Uscirò a caccia, forse il sangue mi desterà.