Grifis. Cheslav. Vampiri.
Una perfetta serata nei sotterranei di Londra.
L'altra sera sono scesa con Gabriel dal pozzo di Fleet St, con l'intento di controllare se per caso, da lì si riesce a ricollegarsi all'ingresso sotterraneo del Teatro. Non solamente Cheslav era ancora in quel luogo (inizio a credere lo stia quasi pattugliando...) ma anche Grifis è giunto poco dopo. Cosa dire? Cheslav scappa, Grifis lo insegue, io inseguo i due... quasi una caccia topo e gatto....
Il fiume sotterraneo si apre in diverse gole e strapiombi che mai diresti esistere sotto Londra. C'era anche un vecchio ponte sospeso in corda e legno, sul quale Andrej si è lanciato.
Sono riuscita a fermare la sua ennesima metamorfosi con la mia voce e Grifis a recuperarlo prima che cadesse nel baratro.
Ma, prutroppo, in quel luogo non eravamo soli.
Sono giunti una moltitudine di vampiri.
Vampiri appesatai.
Da ogni dove.
Voci ed urla strazianti. Echeggiavano nell'oscurità.
Sono arrivati dal ponte, sul quale erano i due russi, spezzandone il fragile equilbrio. Grifis è riuscito a saltare e salvarsi, per poco fra l'altro. Mentre Cheslav è precipitato nel nulla.
Ma mentre quella moltitudine precipitava nel vuoto, un altro gruppo di questi che un tempo erano miei fratelli è giunto dal passaggio che avevamo percorso per giungere li.
A quanto pare la mia voce riesce a fermarli.
Ma erano tanti.
Troppi.
Li bloccavo, e mano a mano avanzavo fra di loro, strappandogli il cuore, in modo tale da poter estendere il mio potere a quelli dopo. Così siamo avanzati fra di loro, io e Grifis. Strappandogli i lcuore e mozzandogli la testa.
Poi, siamo riusciti ad uscire.
Da dove giungono tutti questi vampiri?
Li ha portati Cheslav?
Chi sono?
Come si muovono?
Sono stanca. Direi esausta. E' stato difficile, dominarne cosi tanti, in queste condizioni.
Sono tornata a casa sporca, sgualcita, sanguinante, fradicia.
Ringrazio il cielo di non esser stata vista da nessuno se non da Gianfranco.
Ho bisogno di nutrirmi.
Gabriel era lì.
Desiderio del suo sangue e del suo corpo. Della sua carne.
Privarmi di lui è una tortura.
Ho scritto a Nemesi, ho bisogno di sangue e sono stanca, tropo stanca per cacciare oggi.
Devo impedire a lei e Magda di avventurarsi da sole in quella zona.
Sono troppi.
E lui, a quanto pare, è sempre li.
Dannazione.