La Stanza dei Desideri

La Stanza dei Desideri
Perche' io sono la prima e l'ultima, Io sono la venerata e la disprezzata, Io sono la prostituta e la santa, Io sono la sposa e la vergine, Io sono la mamma e la figlia, Io sono le braccia di mia madre, Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli. Io sono la donna sposata e la nubile, Io sono colei che da' la luce e colei che non ha mai procreato, Io sono la consolazione dei dolori del parto. Io sono la sposa e lo sposo, E fu il mio uomo che mi creo'. Io sono la madre di mio padre, Io sono la sorella di mio marito, Ed egli e' il mio figliolo respinto. Rispettatemi sempre, Poichè io sono la scandalosa e la magnifica.

venerdì, luglio 18, 2014

Sete

Dalla nottata a Dover un qualcosa di brutale ed animalesco continua ad agitarsi dentro di me. Una sete che difficilmente si estingue. Un desiderio che nemmeno la mia mente riesce a controllare. Desiderio irrefebabile della dolcezza del sangue. Ieri sera non ho saputo resistere, controllare, questa necessità primordiale, affondando i denti nel corpo ancora malandato di Gabriel. Lo avrei divorato. Ridotto in brandelli. Consumato. Prosciugato. Che sia colpa di quella trasformazione che ho imposto alla mia carne ed al mio sangue? Che quell'allontanarmi nell'aspetto dall'umanità mi abbia reso così anche nello spirio?
Mi mancava.
Questa libertà.
Come se senza freni inibitori ora potessi nutrirmi del mondo.
Si susseguono, nella mia mente, scene apocalittiche di sangue.
Perversione ultima e sublime.

Ne voglio ancora.