La Stanza dei Desideri

La Stanza dei Desideri
Perche' io sono la prima e l'ultima, Io sono la venerata e la disprezzata, Io sono la prostituta e la santa, Io sono la sposa e la vergine, Io sono la mamma e la figlia, Io sono le braccia di mia madre, Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli. Io sono la donna sposata e la nubile, Io sono colei che da' la luce e colei che non ha mai procreato, Io sono la consolazione dei dolori del parto. Io sono la sposa e lo sposo, E fu il mio uomo che mi creo'. Io sono la madre di mio padre, Io sono la sorella di mio marito, Ed egli e' il mio figliolo respinto. Rispettatemi sempre, Poichè io sono la scandalosa e la magnifica.

sabato, maggio 25, 2013

Londra, 1410, venticinquesimo giorno del mese di maggio

In questa stanza, ritrovo cose dimenticate.
Ritrovo persone scomparse nella memoria.
Ritrovo me stessa.
Quanti anni sono passati dall'ultima volta che sono stata qui, a scrivere? Circondata dai volti di coloro che ho ucciso. 
Ci sono volti che mi guardano, con occhi di vetro.
Ci sono volti esangui disegnati in ogni angolo, a tenermi compagnia.
La Collezione dei Dormienti.
Ricordo quando scrivevo di te, mio amore, mia Lain. Ricordo di quando scrivevo del mio tormentato figlio, del mio Adrien
Bruciati e smarriti quei pensieri.  Consumati dalla rabbia del momento.
Eppure tornare qui, a scrivere, mi riporta in quel nero baratro di pensieri e desideri.

Lain.

Nessuno come te sarà mai il mio amore.

Lain.

Mia creatura perfetta.
Perfetta. 
Sì, perfetta concertizzazione dei miei desideri più profondi.
La mia bambina. La mia creatura. La mia Famiglia.
Quanto ho pagato per averti con me, Lain?
Ed ora sei di nuovo lontana.
Ma no, non importa infondo. Farei straziare il mio corpo da quei Krypteia centinaia e centinaia di volte.
Non mi pento. Anche se ho dovuto dirlo. Non mi pento di averti avuta con me. 
Pasteggino con le mie carini quante volte vogliono, mangino il mio corpo fino a scoprimi le ossa, lo facciano ancora, ed ancora, non mi importa. 
Lain.

Oggi non riesco che a pensare a te, perchè? Forse per Sébastian. Forse.
Forse per Adrien. Forse.
Non lo so, ma il dolore mi consume così profondamente che l'unica cosa a cui riesco pensare è il sangue.