Il Teatro è sempre stata casa, per me.
Un tempio sicuro dove venerare l'arte, dove trovare conforto alle mie sofferenza, distrazione ai miei pensieri. E gli Artisti? Sono sempre stata Famiglia.
Ed ora? Cosa sono? dei figli da riconquistare?
Ho compreso la loro rabbia, l'ho soppesata, l'ho accettata. Hanno dovuto affrontare da soli dolore e sofferenza, senza di me.
Quante volte dovò essere crocefissa per ottenere il loro perdono?
Quanto il mio cuore per questa famiglia è grande?
Ho parlato con un giovane musico, giunto a teatro durante la mia assenza. Dice che dovrei esser più presente alle loro attività. Eppure alcune non le posso condividere, io...il cameratismo ha dei limiti, dei paletti, per la mia persona. Io ho certi principi. Credo in un certo tipo di arte e studio. Di perseveranza e rigore.
Li seguirò. Nelle loro lezioni. Nei loro spettacoli.
Parlerò con loro se vorranno. Li ascolterò se servirà
Forse, riderò anche.