La Stanza dei Desideri

La Stanza dei Desideri
Perche' io sono la prima e l'ultima, Io sono la venerata e la disprezzata, Io sono la prostituta e la santa, Io sono la sposa e la vergine, Io sono la mamma e la figlia, Io sono le braccia di mia madre, Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli. Io sono la donna sposata e la nubile, Io sono colei che da' la luce e colei che non ha mai procreato, Io sono la consolazione dei dolori del parto. Io sono la sposa e lo sposo, E fu il mio uomo che mi creo'. Io sono la madre di mio padre, Io sono la sorella di mio marito, Ed egli e' il mio figliolo respinto. Rispettatemi sempre, Poichè io sono la scandalosa e la magnifica.

martedì, giugno 04, 2013

Francoforte, Germania, quarto giorno di viaggio

Il tempo si è fatto clemente. Questa sera mi ha accolto una tiepida nottata dal cielo terso costellato da una moltitudine di piccole stelle, lanciate qua e la a piccoli gruppi per decorare la volta celeste.
Sigfird ha indetto una grande festa, lunghe tavolate di cibo per mortali, danze tradizionali e mangiafuoco.
"Questa sera, mia diletta, allevierò il tuo stanco spirito, domani discuteremo di quanto la situazione richiede" mi ha detto solo questo, prima di prendermi per mano per condurmi in mezzo alla sua corte.
E' stata una serata calda di vini, musiche, fuochi e risate della gente.
Nulla di pretenzioso, nessuno che invocasse il mio, oppure il suo nome. Tuttavia è stato rilassante. Le pressioni di Londra hanno allentato appena la presa sulle mie spalle, lasciandomi ridere e ballare, come se non avessi nuessuno a cui rendere conto.
Abbiamo così danzato con i mortali e fra i mortali, ce ne siamo saziati fino ad esserne ebbri, per poi abbandonarci a guardare le stelle.
Dove sono finiti questi giochi e questi piaceri a Londra?
Ma non  devo pensarci, non ora. Ora voglio ancora godere di quella sensazione di libertà che ho provato.
Voglio continuare a guardare le stelle.