Nella mi a lunga vita infondo ho affrontato così tanti sentienti, che mi hanno tenuta aggrappata alla vita mortale.
All'inizio c'era senso di rivalsa, vendetta. All'inizio volevo solamente che il mondo piangesse , come avevo pianto io, per la crudeltà dell'essere umano.
Poi è arrivata la sete, la sete di sangue e cooscenza. La sete di ambire ad essere perfetta. Costruire, la mia perfezione. Tutta per me e Francois.
Poi è arrivato l'ambizioso progetto di plasmare il mondo che mi circondava secondo i nostri desideri.
Poi il dolore, la perdita, ancora...la
Poi di nuovo il bisogno e la necessità di rimettere le cose al loro posto, costruire quel mondo privo di crepe o macchie. Il nostro mondo perfetto.
Infondo, vivere all'infinito, è un eterna perdita.
Poco importa se il sangue ti tiene lontano dal dolore la maggior parte del tempo.
Così come ogni sentimento, anche il dolore è drammaticamente ampliato nel mio sangue.
Per questo ho dormito, in passato. Perchè il dolore era troppo vivo. Troppo radicato. Aggrappato ad ogni fibra del mio corpo. Lain...Henry.....chi mi ha strappata dall'intorpidimento dei sensi.
La mia dannazione sono forse questi sentimenti estremi che continuo imperterrita a rivere? La soffocante noia, la travolgente passione, il drammatico dolore.... Che tutto sia amplificato dal mio essere? Eppure, tutto questo viene lavato via dal sangue. Il sangue uccide l'oblio. Il sangue lava via dolore e noia. Il sangue, può tutto.