"...
Invece, tu, è come se vivessi in
un eterno presente immutabile, sulle macerie del tuo passato. Solo tu puoi fare
qualcosa per non diventare un ricordo o un oggetto nella tua stessa collezione
di cimeli..."
ha usato queste parole, per descrivere la mia infelicità. Come è possibile che abbia davvero visto così profondamente nel mio animo, anche se non gli ho concesso quasi nulla dei miei pensieri? Come posso spiegargli cosa sono , come sono diventata, senza trascinarlo nell'oscuro baratro del mio mondo?
William è la mia umanità.
Rappresenta " la possibilità del cambiamento. La possibilità di qualcosa di diverso" ...rappresenta una alternativa. Forse per questo tentenno davanti a lui. Forse per questo mi mostro umana, quando umana non lo sono.
Eterno presente immutabile.
Ritorna ancora il discorso fatto con il Krypteia sulla necessità dell'evoluzione.
Dunque è questo il senso dei nostri ritorni?
Trovare il modo di evolverci in un mondo e tempo diversi?
E' per questo che cerco William? Perchè rappresenta una guida al cambiamento ed all'evoluzione?
E' sfrontato, arrogante, non ha paura ad esserlo.
Cosa succederebbe se lui sapesse chi è Catherine davvero? E per quale motivo esiste Sybelle?
I pezzi sulla scacchiera si muovono più velocemente del previsto.